L’emergenza attuale ha riportato l’uomo moderno a riconsiderare la scienza nella sua vera funzione: strumento conoscitivo. Strumento che ci consente sulla base di prove certe di formulare teorie e trovare soluzioni.
Qual è infatti lo scopo della scienza? Dare spiegazioni di cose distanti tra loro ma connesse, districare fenomeni nascosti alla nostra esperienza e dargli un senso, senso al mondo fenomenologico che abitiamo e che abbiamo sotto gli occhi cercando di descrivere oggetti ed eventi non certo manifesti. Scoprire e comprendere l’essenza delle cause scatenanti, dei meccanismi nascosti. La descrizione minuziosa del mondo manifesto serve solo come strumento per scoperte, controllo e verifiche di teorie che saranno validate e rese operative finché non verranno in qualche modo confutate (Popper). Ed oggi la scienza si sta riappropriando di questo ruolo: non opinioni ma scienza. Non fenomeni attribuibili agli dei, agli astri, ma interpretabili alla luce della scienza. Verità scientifica che non è né definitiva né dogmatica. Ma anche qui abbiamo assistito ad una sovraesposizione di scienza e di scienziati che in varie sedi, spesso non idonee hanno manifestato pareri discordanti polemizzando con argomentazioni povere e prive di quel supporto fondamentale dato dalle competenze e dall’esperienza sul campo. Virologi anche di fama si sono espressi senza le dovute competenze, senza la dovuta umiltà, senza il possesso della laurea in Medicina, sull’utilizzo e somministrazioni di farmaci per terapie tutt’ora sperimentali, clinici improvvisati epidemiologi ed epidemiologi tutto fare. Ma soprattutto senza un trascorso nel campo virologico. La dimostrazione è stata quella di non essere in grado di giungere a conclusioni certe disorientando oltremodo l’opinione pubblica. Non una voce di esperto che si è guadagnato il titolo sul campo, con esperienza di pregresse epidemie e pandemie, AIDS, Ebola, Sars, H1N1, che ha vissuto tali eventi sulla propria pelle rischiando la vita e la carriera e sperimentando di persona le soluzioni terapeutiche. Riappropriamoci della Scienza (con la S maiuscola).