Ancora falsi sensazionalismi. Allarme demografico.

Leggo con sommo stupore in prima pagina sul Sole 24 ore e a titoli cubitali: “Italia senza figli. Nascite in picchiata: al Sud meno 40% negli ultimi vent’anni”. Ma la cosa che più mi stupisce è che prosegue dicendo: “l’allarme di Mattarella”. E ancora: “la crisi epocale e la ricetta tedesca”.

Sono anni che noi medici lanciamo l’allarme su questo problema. Non si capisce coma mai il 7 febbraio 2022 si prende coscienza di questa realtà e si dà l’allarme. Per di più con l’intervento di un redivivo Presidente della Repubblica.

La classe politica ha mostrato in questi anni tutti i suoi limiti come pure la stampa, agendo a comando ha continuato a mostrare la sua dipendenza dai poteri forti.

E’ da brivido la frase di Mattarella pronunciata nel discorso per il giuramento: ”dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l’Italia del dopo emergenza…”. Ma fino adesso cosa è stato fatto? Cosa hanno fatto i politici per contrastare un calo demografico che perdura da anni? Hanno forse legiferato con proposte, erogato sussidi a sostegno della famiglia? L’articolo rivela un clamoroso autogol: “a certificare il tracollo sono le statistiche Istat (sic.) degli ultimi vent’anni”! Non vi sto a tediare sui numeri che il giornale mostra pedissequamente citando le percentuali del crollo del tasso di natalità, che è stato progressivo, con i numeri delle culle perse. E’ da sottolineare che al tasso di natalità si contrappongono come cita anche l’articolo, tassi di mortalità superiore al 10 per mille che aumenta il rapporto in negativo. 

Siamo ultimi in Europa per numero di nuovi nati e questo è sì in primato ma di cui c’è poco da vantarsi. Solo la Germania e l’Austria sono in controtendenza. L’analisi di tale declino attribuisce alle scarse capacità del nostro paese di investire sulle giovani generazioni e alle condizioni economiche delle famiglie con figli. Non parla della incapacità e miopia di una classe politica incapace di programmare a lungo termine, di investire sui giovani ma rivolta solo ad ottenere un effimero tornaconto immediato. Non entro in merito ad altre considerazioni che riguardano altri argomenti come gli immigrati, avendo terminato le scorte di Maalox per il mal di stomaco. L’Italia è un paese che potrebbe permettersi ottime condizioni di vita e benessere diffuso per la popolazione tutta, avendo a disposizione le risorse sufficienti, ma evidentemente queste non sono amministrate a dovere. Un’ultima considerazione poco sottolineata nell’articolo ma di prioritaria rilevanza sociale: l’infertilità di coppia con il tasso di fecondità più basso in Europa.  A 37 anni una donna che non ha potuto avere figli è da considerare sterile come pure è da rilevare la progressiva infertilità dell’uomo. Ma questo è un altro discorso che nessuno vuole sentire per le implicazioni connesse sul piano sanitario e sociale.

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